Un ragazzo e una ragazza nudi in un letto, su di un tappeto o su dei cuscini ma senza fare l’amore. E allora cosa fanno? Si baciano, si toccano, si massaggiano, si scoprono, sentono i rispettivi corpi, il sapore e l’odore l’uno dell’altra. E impazziscono di piacere. Non credi sia possibile? Hai sempre voluto provare le gioie di un massaggio erotico e non sai da che parte iniziare?
Per emozionare il corpo di un’altra persona è indispensabile sapere cosa fa felice il nostro. L’autoerotismo spesso aiuta a capire i messaggi che il nostro corpo lancia continuamente e a decodificare i suoi bisogni. Il tatto unisce una coppia più di tante parole. L’essere umano ha un bisogno profondo di carezze, la cui mancanza provoca una serie di disturbi sia negli uomini che nelle donne e dimostra quanto siano importanti i massaggi di coppia in un rapporto. Capita infatti che, a volte, le carezze e gli sfioramenti portino all’orgasmo, senza che ci sia la necessità di altro tipo di stimolazione erotica, e in alcuni casi possono addirittura sostituire il coito.
Non a caso, già in tempi antichi in India e in Cina, ci si dedicava con passione al massaggio erotico di coppia che comprendeva tutta una serie di stimolazioni tattili: dalla carezza al bacio, dal morso (tipico della cultura indiana) fino alla penetrazione, che avveniva però secondo tecniche che coinvolgevano contemporaneamente tutte le parti del corpo creando una situazione di comunione totale.
L’importanza del massaggio
Il massaggio nella coppia è un modo di sfiorarsi, toccarsi e comunicare, un’occasione per recuperare il piacere della sensibilità tattile e può essere utilizzato anche come vero e proprio atto erotico, inteso come mezzo capace di ricondurre all’essenza della sensualità, al contatto interiore, profondo, spesso confuso da rapporti sessuali veloci che non sempre portano ad un godimento completo e soddisfacente.
Il massaggio tra coppie non è riservato solo ai professionisti, ma a tutti quelli che amano e ricercano il benessere e il piacere per il proprio corpo e per quello del partner. Importantissimo, per un rilassamento effettivo, è il controllo della respirazione: chi massaggia deve inspirare col naso, così da poter accumulare energia ed essere vigile e attento, pronto a notare ogni minimo fremito del corpo che sfiora.
Al contrario chi è massaggiato deve respirare con la bocca, rendendo possibile un totale abbandono. Andrebbe accordato il ritmo del respiro, così da trovarsi in profonda sintonia sia sul piano psichico che su quello fisico. Un ulteriore accorgimento, utile prima di iniziare la manipolazione vera e propria, consiste nel riscaldare le mani sfregandole l’una con l’altra per poi appoggiarle sul ventre del partner, come per sentire le vibrazioni che scorrono al suo interno. Per infondere calma e serenità è quindi necessario rallentare la respirazione e stendere muscoli e nervi.
I massaggi di coppia non devono essere eseguiti a zone ma in qualunque parte del corpo, lasciandosi guidare dall’istinto: l’importante è non tralasciare alcuna zona e quindi manipolare anche piedi e viso. Secondo l’interessantissima arte della riflessologia plantare il tocco, soprattutto sotto i piedi, agisce di riflesso sulle altre parti del corpo.
Per esempio la parte centrale della pianta del piede influirebbe sui reni, mentre l’alluce sull’ipofisi e le altre dita sul seno. Tale pratica è ovviamente utilizzata a livello terapeutico, ma chiunque può specializzarsi seguendo corsi o video tutorial.
Molto stimolante è anche il semplice gesto di camminare a piedi scalzi su un terreno naturale, come potrebbe esserlo un prato o la riva pietrosa di un lago. Il massaggio del viso, inteso anche come massaggio guancia a guancia, è indicato per creare un rapporto di intimità e fiducia tra i due partner e anche per stimolare i sensi, in quanto agisce sui numerosi meridiani di energia che secondo le filosofie giapponesi attraversano la testa.
Le zone erogene
Sono dette zone erogene tutte quelle parti del corpo umano particolarmente sensibili alle sollecitazioni, quindi è più che giusto affermare che l’intera superficie epidermica può essere definita erogena.
Nella donna: molto apprezzate anche se troppo spesso sopravvalutate le carezze sul seno e, in particolare, la stimolazione del capezzolo che per il piacere si inturgidisce, così come avviene per gli organi genitali maschili. Particolarmente sensibile anche il collo, soprattutto nella parte laterale e verso la nuca e, risalendo, il cuoio capelluto. I capelli della donna, specialmente se lunghi e vaporosi, sono da sempre oggetto di grande seduzione per l’uomo che prova piacere nell’accarezzarli o a volte nell’afferrarli bruscamente, stimolando quindi la superficie del cranio di lei. Più facilmente identificabili come zone erotiche sono l’interno delle cosce ed i genitali, sia per l’uomo che per la donna.
Nell’uomo: è opinione diffusa che venga apprezzata quasi esclusivamente la carezza dei genitali, intesi ancora più in senso ristretto solo come pene e testicoli. Non è assolutamente così. In ambito genitale il punto a più alto tasso di gradimento è quella zona che va dal perineo all’ano, dalla quale il pene riceve l’erezione, anche se molti uomini associano la stimolazione dell’ano ad una pratica omosessuale.
Allo stesso modo alcune donne ignorano che, sebbene il petto di un uomo sia molto sensibile al punto da farlo godere col semplice contatto con le chiome della compagna o dei suoi seni, non sempre risulta stimolante la titillazione dei capezzoli che anzi può risultare fastidioso per alcuni.
Per entrambi: l’orecchio, come è noto, rappresenta un punto estremamente erogeno sia per l’uomo che per la donna, in quanto si presta ad infiniti giochi effettuati sia con le dita che con la lingua, la quale può agilmente esplorare l’esterno come l’interno. Il morso del lobo inoltre non provoca alcun dolore, ma dà una specie di scarica elettrica a tutto il corpo il quale reagisce rabbrividendo e inarcandosi. Ciò è del tutto naturale, poiché quando l’abbandono è totale e profondo il corpo può rispondere alle sollecitazioni con gesti totalmente incondizionati. Altre zone erogene, solitamente messe in secondo piano, sono quelle in cui il sangue scorre più in superficie e dove la pelle risulta quindi più calda e sensibile come i polsi, la parte posteriore delle ginocchia e le caviglie.
Naturalmente sia uomini che donne amano le carezze sui glutei, che alcuni mordono, quasi per un istintivo e atavico desiderio di possesso e simbiosi totale. Un altro gesto particolare consiste nel percorrere l’intera schiena del partner, dalla nuca fino all’ano, con la punta dell’indice premendo con una certa fermezza la colonna vertebrale. La curva dei fianchi femminili attira da sempre le carezze dell’uomo, ma anche per una donna può essere emozionante sfiorare coi polpastrelli la solidità del ventre maschile, in quanto durante la fase di eccitazione gli addominali si contraggono e diventano più duri e tesi.